Truffa diamanti. Lo scorso 23 maggio una nuova sentenza a favore di un utente bancario convinto ad acquistare diamanti. Il tribunale di Verona ha condannato Banco Bpm a risarcire un investitore dalla compravendita di diamanti di Intermaket Diamond Business. Federcontribuenti: ”per questo diciamo ai nostri associati di non accettare le proposte delle banche ma di andare avanti con le azioni legali”.
L’avvocato Marco Alberto Zanetti di Federcontribuenti: ”molti nostri associati sono stati tentati ad accettare le proposte avanzate dalle stesse banche che gli avevano venduto i diamanti evitando un azione legale. Li abbiamo convinti invece a procedere legalmente proprio per vedersi riconosciuto il totale rimborso di quanto investito. Il maxi sequestro di 700 milioni di euro a banche e società intermediarie non significa che i truffati avranno il risarcimento automatico, ma si dovranno attivare in maniera corretta con l’assistenza di esperti in materia”.
L’immotivata paura di andare in tribunale. 100% di risarcimento più le spese legali.
”Tra il 2015 e il 2017 circa 150.000 italiani sono stati convinti dal proprio funzionario della Banca di fiducia ad acquistare diamanti da investimento; una stima precisa del totale non l’ha nessuno ma se facciamo una media di 30 mila euro per consumatore la cifra diventa presto vertiginosa, circa 5 milioni di euro. Dopo lo scandalo e le sanzioni le banche iniziano a far circolare voci su possibili rimborsi e incentivano a presentare domande, ”non accettate rimborsi parziali”.
I consumatori hanno diritto a vedersi totalmente risarciti e non parzialmente.
Attenzione però, è bene agire con urgenza e mettiamo in guardia i risparmiatori di non accettare assolutamente proposte di rivendita o ritiro da parte delle Banche senza un preventivo esame della documentazione”.
Gli istituti bancari vanno visti come aziende che tentato di calmare gli animi lasciando scorrere quanto più tempo è possibile: ”ricordate BPVI, dopo che gli azionisti e gli obbligazionisti avevano già perso tutto? I funzionari della banca gli dicevano di stare tranquilli perché erano in una botte di ferro e così i risparmiatori si sono, di nuovo, fidati”.